La pratica della subfornitura a livello internazionale sta assumendo un considerevole rilievo in diversi settori economici ed un numero crescente di imprese italiane ed estere ricorrono, sempre più frequentemente, a tali forme contrattuali. I settori maggiormente interessati al rapporto di subfornitura sono quelli dell’elettronica, elettrotecnica, macchine e prodotti in gomma e plastica, metalmeccanica. Ma in cosa consiste esattamente la subfornitura? In Italia si ha un rapporto di subfornitura quando un'impresa (committente) si rivolge ad un'altra impresa (subfornitore) affinché questa gli fornisca i beni o servizi di cui ha bisogno per la sua attività economica, generalmente al fine di incorporarli, attraverso qualche forma di assemblaggio, in un bene più complesso. L'attività del subfornitore deve essere condotta in conformità a progetti esecutivi, conoscenze tecniche, modelli o prototipi forniti dall'impresa committente. Nel contratto di subfornitura devono pertanto essere presenti due condizioni: Il concetto assume lo stesso significato anche per l’Unione Europea, secondo la quale “si ha un contratto di subfornitura industriale internazionale quando una impresa, denominata "main contractor", commissiona ad un'altra impresa, denominata "subcontractor, la fornitura di merci o servizi che la prima userà per i propri scopi commerciali, spesso, ma non sempre, incorporando questi prodotti o servizi in un bene complesso”. Secondo le circostanze e secondo i Paesi, quello di subfornitura industriale può essere considerato come un contratto di vendita o di lavorazione. Qualche volta può anche essere considerato un contratto "sui generis", che comunque fa riferimento ad una serie di leggi del paese in questione. In ogni caso, in un contratto di subfornitura industriale internazionale, deve assolutamente essere specificata la forma che si intende adottare e quale legge (se quella italiana, quella tedesca, ecc.) è applicabile al caso. Ma perché ricorrere alla subfornitura? Generalmente il committente dà in appalto la subfornitura di beni o servizi che non è in grado di produrre in azienda. Cercando di minimizzare i rischi connessi alle attività produttive, si utilizzano risorse esterne all’impresa, così da non essere costretti a potenziare il proprio organico per soddisfare le richieste del mercato. Ogni contratto di subfornitura dovrebbe stabilire chiaramente le condizioni pattuite per la consegna dei prodotti, precisando le modalità della consegna stessa e gli obblighi del fornitore in ordine al pagamento del nolo e dell'assicurazione.Il contratto di subfornitura industriale viene regolato dall'Ordinamento italiano con la Legge n. 192 del 18.6.1998 , mentre, nell'Unione Europea, dalla normativa vigente in ognuno dei Paesi membri. Le parti possono scegliere quale normativa applicare al contratto. è consigliabile che i contratti di subfornitura internazionale e nazionale vengano stipulati in forma scritta, anche nel caso in cui si tratti di un rapporto di carattere continuativo. Costituiscono forma scritta anche le negoziazioni avvenute per via telematica o via fax. La legge italiana, a tutela della fiera subfornitura, prevede addirittura che nel caso in cui il committente invii una proposta scritta, ed il subfornitore inizi le lavorazioni o le forniture senza esprimere formale consenso, il contratto si consideri concluso e venga considerato valido a tutti gli effetti.  

FIERE DI SUBFORNITURA IN ITALIA E ALL’ESTERO